Il miglior viaggio è quello con se stessi: 5 motivi per viaggiare soli

by Veronica Crocitti

Cinque motivi per cui “viaggiare da soli” può davvero cambiarti la vita. Per tutti quelli che “il miglior viaggio è con se stessi”.


“Ma sei partita da sola?”. E’ la classica domanda che amici e parenti mi rivolgono, puntualmente, al rientro da ogni viaggio. Solitamente l’atteggiamento è tra lo stupore e l’ammirazione, con quel tocco di timore reverenziale che si staglia al confine tra un “è pazza” e un “è un mito”. La verità è che non tutti siamo nati per viaggiare in compagnia.

PERCHE’ VIAGGIARE DA SOLI

C’è chi non metterebbe neanche il naso fuori da casa se non ci fosse qualcuno a spingerlo (“se vai anche tu si può fare”), chi preferisce i viaggi di gruppo in stile gita scolastica (“mi ricordano tanto i bei tempi andati”), chi cammina a coppia (“guai a te se parti solo!”), chi ama il “tutto organizzato” comodo, immediato, senza troppe scocciature. I viaggiatori da compagnia, li chiamo io.  Anche loro sono quelli che, quando mi chiedono “ma sei partita sola?”, hanno stampata in faccia la tipica espressione dell’incredulità. Come se viaggiare da soli, a loro dire, fosse una sorta di handicap. Non è così e adesso vi spiego perché.

LEGGI ANCHE: 5 cose da fare prima di mettersi in viaggio

Viaggiare da soli: 5 motivi per farlo

Vi lascio 5 motivi che vi faranno rivalutare coloro i quali hanno fatto la scelta di viaggiare da soli.

Gli amici che piantano

Questa è una vera seccatura per chi ama viaggiare. Troppe volte mi è capitato di pensare ad una meta, proporla ad amici e sentirmi dire “ora vediamo”, “ti faccio sapere”, “può essere, però la certezza posso dartela tra qualche giorno”… neanche a dirlo, ogni volta perdevo offerte, promozioni aeree, hotel a prezzi stracciati. Per poi sentirmi dire (nella migliore delle ipotesi e sotto vari pressing) “mi spiace non averti fatto sapere prima, ma non posso proprio”.  Solitamente loro sono gli stessi che, quando poi ritorno da un viaggio, sono pronti a commentare “Ma dai, che meraviglia! La prossima volta dimmelo che vengo con te”. 

LEGGI ANCHE: 10 libri di viaggi che dovresti leggere

Diverse abitudini

E’ capitato anche ai più appassionati viaggiatori di imbarcarsi in un’avventura con amici e poi pentirsene amaramente dopo solo 3 ore. Purtroppo non tutti abbiamo le stesse idee sul “viaggiare” né gli stessi orari, abitudini, preferenze. E’ difficile trovare il compagno di viaggio ideale. Ad esempio io sono una che ama alzarsi presto, girovagare fino a sera senza sosta, camminare in lungo e in largo per città (perdersi, perché no?). Colazione super, pranzo al volo, una bella cena in relax con piatti tipici. Detesto le vacanze statiche in stile “resort” dove ti attacchi ad una sdraio e, per 10 giorni, gli unici spostamenti che compi sono lettino-piscina e piscina-lettino. Che potrebbe pure essere piacevole, ma dopo 2 ore diventa monotonia. Ad essere onesta mi è capitato solo una volta di ritrovarmi in una vacanza del genere. Fu la prima e l’ultima.

Viaggiare da soli: 5 motivi per farlo

Viaggiare da soli: mettersi alla prova

Viaggiare da soli vuol dire sfidare se stessi, i propri limiti, le proprie paure. Le agenzie di viaggio sono comodissime perché basta andare lì, prenotare, pagare e il gioco è fatto. Per chi ha una routine quotidiana e lavorativa davvero stressante, questa è la soluzione ideale perché ti garantisce la massima resa con il minimo sforzo. Tante volte mi è capitato di partire (rigorosamente da sola!) con dei tour organizzati e, devo ammettere, non me ne sono mai pentita.

LEGGI ANCHE: Come organizzare da soli un viaggio in Giappone

Ma l’emozione che si prova ad organizzare un viaggio da soli, nei minimi dettagli, dalla prenotazione dell’aereo alla scaletta dei posti da visitare, dagli hotel selezionati con cura ai piatti assolutamente da non perdere, è qualcosa di completamente differente. Sei solo tu, e nessun altro, a scegliere dove andare, cosa fare, quale visita prenotare e quale tralasciare. Ci sei tu e la tua voglia di partire per scoprire posti sconosciuti, tu e quella valigia sul letto pronta ad essere riempita, tu e tutti gli incontri fortuiti e casuali che farai durante l’avventura, tu e le piccole paure del “e se mi perdo? E se non riesco a farmi capire? E se non becco qualche coincidenza?”. 

Veronica Crocitti - giornalista travel blogger

Non sei mai solo

E’ un fatto sociologico. Chi viaggia da solo è più propenso ad aprirsi agli altri. Viaggiare in gruppo o in coppia crea, inconsapevolmente, una barriera sociale verso l’esterno. E’ come dire: “Ci siamo noi, facciamo queste esperienze, scattiamo foto e ci godiamo il viaggio… tra di noi”. Non è né giusto né sbagliato, è solo un fatto. In tutti i miei viaggi in solitaria posso confermarvi che mai, davvero mai, sono in realtà rimasta da sola. Mi viene in mente la meravigliosa esperienza del Cammino di Santiago quando fui una pellegrina solitaria in mezzo a tanti altri pellegrini solitari… gocce nell’oceano che, a ben vedere, quello stesso oceano lo formavano e lo sorreggevano. Anche se si pensa di viaggiare soli, non lo si è mai davvero.

Le foto dei miei viaggi in solitaria

Ti fortifichi

Viaggiare soli significa che, alla fin fine, devi poter contare su te stesso, sulla tua capacità di reagire, di socializzare, di oltrepassare i limiti, di farti coinvolgere da colori, sapori, odori di terre “estranee” e bellissime.  Ti senti pronto ad affrontare di tutto, talvolta anche i tuoi peggiori fantasmi. E quando infine rientri a casa e posi quella valigia ormai consumata sul letto, realizzi che quel viaggio ti ha cambiato e tu sei una persona diversa. 

You may also like

5 commenti

Francesca 17 June 2016 - 11:40

Mi ritrovo in ogni parola!!! Bell’articolo 😉

Rispondi
Doriana 17 June 2016 - 21:19

Anche io l ho fatto ed è stato il viaggio più intenso che abbia mai fatto! E la cosa bella è aver incontrato qualcun altro che facesse la stessa cosa. Se si sta bene con se stessi, non c è nulla da temere!

Rispondi

Lascia un commento