La Via degli Acquedotti è un particolare percorso trekking a piedi che, in circa 7 ore e mezzo, congiunge le città di Pisa e Lucca.
Partendo da Lucca, è possibile raggiungere Pisa in treno in mezz’ora di tempo. Ma non tutti sanno che c’è un tragitto molto interessante, percorribile a piedi in 7 ore e mezzo, chiamato la Via degli Acquedotti. Il nome deriva dal fatto che questo percorso si estende lungo il sistema di distribuzione dell’acqua costruito nell’800.
Il punto di partenza della Via degli Acquedotti è il tempietto-cisterna di San Concordio, situato nei pressi della stazione ferroviaria di Lucca. Qui si collegano gli archi dell’acquedotto Nottolini, realizzato dall’architetto Nottolini per volontà della duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone, il cui inizio è il tempietto-cisterna di Guamo, 3 km più avanti.
Alcuni archi sono stati abbattuti per permettere il passaggio dell’autostrada A11. Al termine delle arcate, il sentiero è segnato dai pozzetti di filtraggio delle acque provenienti dal canale Serra Vespaiata che riunisce le acque del Rio San Quirico e del Rio di Valle, nel grazioso sito “Le Parole d’Oro”. Quest’ultimo è cosi chiamato in quanto l’iscrizione scolpita su un ponticello ricoperta da ottone, per lungo tempo fu scambiata per oro.
Salendo lungo il sentiero n.128 ci si inoltra in un bosco di pini, agrifogli e ginestroni fino a raggiungere l’Osservatorio Astronomico di Capannori, sul monte della Gallonzora. Da qui, la Via degli Acquedotti prosegue su strada asfaltata. Vi ritroverete circondati da terrazzamenti con olivi ed allietati dal profumo delle mimose, finché non giungerete al tranquillo paese di Vorno (se avete intenzione di “spalmare” il percorso in due giornate potrete optare per sostare qui una notte).
Costeggiando il fiume Rio di Vorno, si giunge all’inizio del sentiero n.124 che, attraverso un percorso in salita tra castagni e ruscelli, porta a Campo di Croce (circa 600 metri di quota), caratterizzato da un boschetto di cedri del Libano. Alla sinistra del cartello parte il percorso che conduce, dopo un paio di km, al sentiero n.16 prima e al n.119 verso Valle delle Fonti (vanno seguite le indicazioni per Mirteto), un’area da cui le acque di diverse sorgenti vengono convogliate nell’acquedotto mediceo attraverso dei canali fino al Cisternone, una vasca dove l’acqua veniva stoccata e distribuita in caso di siccità.
Attraverso delle tubazioni sotterranee che attraversano il paese di Asciano Pisano, situato ai piedi dei Monti Pisani, l’acqua viene immessa nella conduttura sopraelevata, lunga 6 km e costituita dai 934 archi dell’acquedotto mediceo, fatto costruire alla fine del 1500 su iniziativa del granduca Ferdinando I de’ Medici, fino a raggiungere le mura della città di Pisa.