Da Palazzo Barolo a Piazza Statuto, passando per la magica Gran Madre: ecco i 5 luoghi più magici e misteriosi di Torino, la Città della Mole Antonelliana.
Torino, la bella metropoli del Piemonte, è da sempre un luogo ricco di mistero e fascino. Sono tantissime le storie e le leggende che ruotano attorno alla città e raccontano di spiriti, fantasmi e magie. Persino Expedia, in un articolo dedicato, ha suggerito un interessante itinerario tra i luoghi più misteriosi e segreti di Torino.
Avvolta com’è da enigmi insoluti quali quello della Sacra Sindone, Torino è senza dubbio uno dei luoghi più misteriosi d’Italia. La città deve in parte questa fama all’atteggiamento che la monarchia sabauda ebbe nei confronti di ogni setta e di ogni religione nel XIX secolo. Fu proprio quella tolleranza reale, infatti, a favorire lo sviluppo dei culti esoterici.
Ma quali sono i luoghi più misteriosi di Torino? E quali sono i palazzi dove, si narra, vivono fantasmi ed esseri sovrannaturali? Questo itinerario unico e pittoresco vi porterà a scoprire la parte più segreta e nascosta della città della Mole.
Torino tra palazzi, fantasmi e misteri
A Torino ogni palazzo ha qualcosa di underground, nel vero senso del termine. Parallelamente al centro della città si snodano infatti cunicoli, sotterranei e antichi rifugi che sono ormai prediletta meta di turisti e visitatori. Ma non è solo ciò che sta sotto la superficie terrestre a meritare una visita. Anche i palazzi, maestosi e imponenti, hanno tanto di mistero da raccontare…
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Palazzo Saluzzo Paesana
Dimora nobiliare del tardo ‘700, il Palazzo Saluzzo Paesana occupa un intero isolato tra via Garibaldi, via della Consolata e via del Carmine. Qui, si racconta, aleggia lo spirito di una bimba… La storia risale al 1902 quando, all’interno delle cantine del Palazzo, venne ritrovato il corpo di una bambina scomparsa da mesi. Fantasma o no, il Palazzo Saluzzo Paesana resta comunque una tappa obbligatoria per le belle mostre e le interessanti conferenze spesso organizzate.
Palazzo Barolo
Situato in via delle Orfane, Palazzo Barolo è un’antica abitazione ristrutturata da Gian Francesco Baroncelli alla fine del ‘600. Si narra che, tra le vecchie mura, si riescano ancora oggi a sentire delle voci e dei lamenti di donna.
La storia risale al 1695 quando Elena Matilde Provana di Druent, figlia del padrone del palazzo, sposò Gerolamo Gabriele Faletti di Barolo. Si narra che, poco prima dei festeggiamenti, alcune scosse sismiche abbiano fatto crollare le pareti del salone principale. Fu un cattivo auspicio. Poco dopo, abbandonata dal marito, la giovane sposa si suicidò. Qualcuno racconta che l’accorato lamento sia proprio quello della triste amante.
Piazze e Chiese magiche da non perdere
L’aria di magie e fantasmi non si respira solo nei palazzi del centro. Anche tra le piazze di Torino, infatti, serpeggiano storie e antiche leggende da far rabbrividire anche i viaggiatori più temerari.
Piazza Statuto
Situata nel cuore di Torino, Piazza Statuto è una delle piazze più celebri al mondo per la sua carica di negatività. Le origini di questa particolare atmosfera sembrano risalire all’epoca romana. Si narra, infatti, che l’esercito di Roma avesse fatto sorgere in questo luogo un accampamento con al centro un patibolo per le esecuzioni di traditori e nemici.
Al centro della piazza si erge la Fontana del Frejus, un piccolo obelisco indicato da tanti come uno dei luoghi più carichi di negatività di Italia. Una antica tradizione vuole che a vigilare sulla fontana vi sia un angelo nero.
Piazza Castello
Se piazza Statuto è celebre per la sua carica di negatività, Piazza Castello lo è per la sua ricchezza di energia positiva. Si tratta della più grande Piazza di Torino, uno spazio ampio su cui si affacciano sia il Palazzo Madame che il Palazzo Reale, l’antica reggia dei Savoia. La leggenda narra che, nei suoi sotterranei, si sia studiata a lungo la possibilità di generare la pietra filosofale. E secondo qualcuno essa potrebbe essere nascosta proprio tra quei meandri…
La Gran Madre
Bella e maestosa, la Gran Madre è una chiesa con la cupola insolita ed un antico richiamo al paganesimo. Nata nel 1814 per volontà dei Decurioni che volevano festeggiare il ritorno Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone, la Chiesa venne inaugurata 15 anni dopo. Situata sulla sponda destra del Po’ essa è facilmente raggiungibile sia a piedi che con i mezzi pubblici. La sua architettura particolare la rende differente dalle tante strutture religiose presenti in città e molti sono coloro che si recano alla Gran Madre per l’aurea di positività che essa sprigiona.