Incastonato nella punta nord-occidentale della Sicilia, San Vito Lo Capo è una delle mete estive più ambite della provincia di Trapani.
La chiamano “i Caraibi della Sicilia” ed è una delle zone più pure e selvagge di tutta l’isola. Con le sue spiagge bianche, il mare cristallino e quelle palme che costeggiano la sabbia donando all’atmosfera un tocco di esotico, San Vito Lo Capo riuscirebbe a stregare anche il cuore più apatico del mondo. Figuriamoci il mio, eternamente innamorato della propria terra, avido di scoperte e sempre alla ricerca di scorci paradisiaci…
Incastonato nella provincia di Trapani, punta estrema di una piccola penisola che si estende da Custonaci a Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo è una delle mete più ambite dai turisti e, per una splendida domenica, è stata l’ottava tappa del mio tour “Sicilia in 500”.
Per raggiungere la famosa baia “protetta” dal Monte Monaco, è necessario percorrere un lungo tratto di strada interna che, passando da paesaggi di bellezza incontaminata, regala uno scorcio di Sicilia semplicemente incantevole. A bordo di una Cinquecento azzurro cielo, con tanto di tettuccio apribile, ho così iniziato il mio viaggio partendo da Valderice e passando da Custonaci, dove il celebre Duomo si erge maestoso al centro del paesino. Ho poi proseguito lungo la Strada Provinciale 16, mentre alla mia sinistra si stagliava possente il Monte Cofano, e, dopo aver oltrepassato la piccola frazione di Castelluzzo, mi sono ritrovata dinnanzi ad uno spettacolo surreale.
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La strada, che si stendeva davanti ai miei occhi attoniti, sembrava recasse l’indicazione: “Per il Paradiso, sempre dritto”. E sempre dritto ci siamo andati davvero, io e la Cinquecento, mentre il sole baciava i nostri musetti e il vento ci accarezzava la pelle…e la carrozzeria. Ho percorso quella via per centinaia e centinaia di metri non stancandomi mai di dar voce al motore trombettante e di osservare, con pace d’animo, tutto ciò che mi circondava. Alla fine mi sono ritrovata a due passi dalle frastagliate spiagge di Macari, mentre la Riserva Naturale del Monte Cofano faceva da sfondo a quel paesaggio già di per sé magico.
Esistono dei viaggi in cui la meta rappresenta soltanto la punta dell’iceberg dell’intera favola, viaggi in cui ti senti veramente arrivato ancor prima di arrivare… La tappa a San Vito Lo Capo ha rappresentato, per me, uno di questi momenti. La strada che mi ha condotto fin dentro il centro storico ha saputo regalarmi la dolcezza di un “on the road” spensierato e felice in una delle zone più pure dell’intera Sicilia. Sarei rimasta a guidare tra quei paesaggi per tutta la vita…
Dopo ore di amorevole girovagare, la mia fedele compagna si è infine fermata lì dove era giusto fermarsi, dinnanzi alla Cattedrale di San Vito Lo Capo. Prima di dirigermi verso le bianche spiagge, ho così reso omaggio a quella Chiesa di origine normanna che, al suo interno, custodisce ancora due antichi pozzi destinati al culto.
Continuando lungo la via San Vito Lo Capo, sono infine giunta a due passi dal mare, in quella celebre baia che ricorda i paesaggi dei Caraibi e le sue pittoresche spiagge. Ho camminato sulla sabbia, bianchissima, per un tempo che mi è sembrato infinito. Ho impresso le mie orme come fossero una firma indelebile del mio passaggio e, ancora una volta, ho ringraziato la mia Sicilia per avermi regalato un’altra indescrivibile emozione.
[Sponsor partner del progetto: Caronte & Tourist, Marina del Nettuno, Cosimo Muscianisi, Dacci un Taglio, Villa Laura, 3G Holding, Residence Kalonerò e Parc Hotels Italia].
Veronica Crocitti
#SiciliaIn500
2 commenti
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[…] di visitare le Saline di Trapani (soprattutto al tramonto!) e poi spostarsi nella zona di San Vito Lo Capo, chiamata anche “I caraibi della Sicilia” per il candore delle sue […]