Che cos’è l’overbooking e come ci si tutela in caso di “imbarco negato”? E’ possibile richiedere un risarcimento? Tutto quello da sapere.
Le compagnie aeree, così come le strutture ricettive, hanno il diritto di accettare prenotazioni e vendere biglietti in numero superiore rispetto ai posti ed alla loro capienza effettiva. Questa tecnica si chiama overbooking o sovraprenotazione, e in questo articolo andremo a scoprire nel dettaglio che cos’è, come funziona, come ci si tutela e in quali casi è possibile richiedere un risarcimento.
Che cos’è l’overbooking
Per poter aumentare i guadagni e migliorare il riempimento dei veicoli, le compagnie aeree molto spesso mettono in vendita più posti rispetto a quelli effettivi. Cosa vuol dire questo? Che se un aereo ha una capienza di 197 posti, può capitare che le prenotazioni arrivino fino a 210 biglietti. Sembrerà assurdo ma è proprio così.
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Il principio dell’overbooking si basa sul fatto che, nel calcolo delle probabilità, esiste sempre una piccola percentuale di passeggeri che rinuncia al viaggio poco prima della partenza. Questo fa sì che, in moltissimi casi, nessuno rimanga escluso dal volo. Ma quando accade è un enorme disagio e, come sempre, gli unici a pagarne le conseguenze sono i viaggiatori che si sentono affermare “imbarco negato” poco prima di mettere piede sul veicolo. Che fare allora?
Nota bene: L’unica operazione che garantisce al passeggero l’effettiva prenotazione è il check-in con la contestuale emissione della carta d’imbarco.
Cosa fare in caso di overbooking
Come ci si deve comportare nel caso in cui, una volta giunti in aeroporto, viene negato l’imbarco perché la prenotazione risulta in overbooking? Innanzitutto non bisogna farsi prendere dal panico. Se è vero che l’overbooking non è né vietato né perseguibile, è anche vero che i passeggeri possono e devono fare valere i loro diritti. Essere informati di quali sono è il primo passo per potersi difendere.
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In caso di overbooking tutte le compagnie aeree sono tenute a:
- Proporre una scelta tra il rimborso totale del biglietto e un volo alternativo non appena possibile verso la destinazione finale (oppure un rientro verso la destinazione iniziale oppure ancora un volo alternativo in una data successiva scelta dal passeggero);
- Dare un risarcimento calcolato in base alla distanza della tratta aerea del volo prenotato;
- Fornire gratuitamente assistenza per pasti e bevande durante l’attesa, sistemazione in albergo con trasporto in caso siano necessari pernottamenti, due chiamate telefoniche o due messaggi via telex, fax o posta elettronica.
Risarcimento in caso di overbooking
L’overbooking rientra in uno dei casi specifici in cui è possibile richiedere un risarcimento alla compagnia aerea che ha provocato il disagio. Si tratta di una compensazione pecuniaria che si aggiunge all’eventuale rimborso del biglietto e che è calcolata in base alla distanza della tratta aerea del volo prenotato:
- 250 € per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 km;
- 400€ per tutte le tratte comprese tra 1500 e 3500 km;
- 600 € per tutte le altre tratte.
Questo vuol dire che, anche nel caso in cui voi decidiate di accettare la proposta di esser riposizionati su un altro volo (o di ricevere un rimborso pari al prezzo del biglietto acquistato), è vostro diritto chiedere un ulteriore risarcimento per il disagio subito.