Se volete avventurarvi al di fuori dei circuiti “cittadini”, il Nepal offre numerose attività più o meno avventurose. Dal rafting allo zip flying, fino ai più o meno lunghi trekking alla scoperta delle alte cime innevate degli ottomila. Di seguito il diario di viaggio del percorso da Ghorepani al punto panoramico di Poon Hill, uno straordinario trekking nel cuore di valli e sentieri montuosi di straordinaria bellezza, svolto nel mese di agosto 2014. Solitamente il percorso si svolge nell’arco di 4 giorni e si deve essere accompagnati da simpatiche guide sherpa. Prima di partire per l’escursione, è necessario procurasi alcuni permessi: la TIMS, “Trekkers Information Management System card”, al costo indicativo di 1.000 rupie, e l’ACAP, “Annapurna Conservation Area Permit” al costo di circa 2.000 rupie. Portate con voi una foto-tessera.
ABBIGLIAMENTO
La città di Pokhara è solitamente utilizzata come punto di partenza di questo itinerario alla scoperta del comprensorio dell’Annapurna. Potete dedicare una giornata alla visita della cittadina, fare una passeggiata panoramica intorno alle rive del suo lago e noleggiare il materiale necessario per il trekking. Nella stagione estiva non sono necessari equipaggiamenti particolari, ma utili possono risultare le bacchette, delle resistenti coperture per gli zaini (per evitare di bagnare il vostro equipaggiamento) e delle ghette (per evitare l’intrusione delle sanguisughe). Servono abiti traspiranti e abbastanza pesanti per quando si raggiungeranno i 3.000 mt (pile/giacca a vento). Portate molta acqua e ricordatevi sempre di fare rifornimento quando possibile (dopo una certa altitudine l’acqua deve essere depurata con alcune pastiglie che spesso causano spiacevoli effetti collaterali).
GIORNO 01 – NAYAPUL 1.070mt ; ULLERI 1.960 mt
Da Pokhara sono necessarie circa due ore di bus per raggiungere Nayapul, inizio del percorso di trekking. Nayapul è una piccola cittadina situata a 1.070 mt sul livello del mare e possiede un simpatico mini-market dove poter acquistare acqua e qualche biscotto per rigenerarsi durante le soste. All’ingresso del percorso è possibile ritirare il visto necessario e, accompagnati dalle guide, si può dare inizio al trekking. La prima parte del trek, che occupa tutta la mattinata, è principalmente in pianura, e il sentiero è agevole nonostante la pioggia e le varie frane che ogni tanto incrociano la nostra via. Nel primo pomeriggio inizia invece la parte sfidante del percorso, ribattezzata “la via dei gradini”: 3.200 gradini che separano la valle da Ulleri, paesino situato a 1.960 mt di altitudine, tappa finale della prima giornata. La pioggia evapora al contatto con i nostri corpi accaldati dalla salita e alcune soste sono necessarie per riprendere fiato prima del gradino successivo. Giunti ad Ulleri ci sono vari lodge dove è possibile alloggiare: noi siamo stati ospitati dal “lodge view point”, composto da alcune stanze abbastanza confortevoli e da alcune un po’ più spartane. Elettricità ad intermittenza e acqua rigorosamente fresca.
GIORNO 02 – ULLERI 1.960mt; GHOREPANI 2.750 mt
Dal momento che il giorno precedente siamo riusciti a raggiungere Ulleri (altri gruppi decidono di spezzare in due la via dei gradini e fermarsi al paese più in basso, Tikhedunga), il trekking del secondo giorno è stato relativamente breve (non più di 4-5 ore). Purtroppo però abbiamo trascorso la mattinata continuamente accompagnati dal monsone: giacche, pantaloni e scarpe completamente bagnati, con la presenza di simpatiche sanguisughe a farci compagnia nel cammino verso Ghorepani. Il passo è stato davvero veloce, e abbiamo raggiunto l’Annapurna view lodge intorno all’ora di pranzo. Al centro della stanza principale, c’è una fantastica stufa la quale ci ha finalmente aiutati ad asciugare tutto il nostro abbigliamento ormai zuppo di acqua. Le stanze sono molto confortevoli e nel lodge è possibile trovare docce con acqua calda dove scaldarsi vista la temperatura esterna abbastanza rigida. Dopo pranzo è finalmente cessata la pioggia, e ci viene concesso uno spiraglio di sole per fare un giro nel paese. Una volta raggiunta la sommità di Ghorepani, davanti ai nostri occhi è apparsa, contornata dalle nuvole, la superba vetta del Dhaulagiri, con i sui 8.172 mt di altezza. Una vista mozzafiato!
GIORNO 03 – GHOREPANI 2.750mt – POON HILL 3.191mt – GHANDRUK 1.950 mt
Sveglia puntata alle 3:40AM per provare la salita verso il punto panoramico di Poon Hill, a 3.191 mt di altezza, porta di accesso alla visione delle vette del circuito dell’Annapurna. Abbiamo camminato avvolti dal buio della notte fino alla cima dove, davanti ai nostri occhi, si è aperto un panorama mozzafiato. Dopo due giorni di pioggia quasi incessante, i nostri sforzi sono stati ricompensati dalla vista degli 8.000: Dhaulagiri, Tukuche, Nilgiri e Machhapuchhre. Uno spettacolo davvero indescrivibile e soprattutto indimenticabile, con le cime incorniciate da nuvole bianche e l’arrivo dell’alba sullo sfondo. Dopo il fortunato evento siamo ridiscesi a Ghorepani, per poi iniziare il tragitto in discesa verso la valle. La mattina è trascorsa in maniera davvero piacevole, senza pioggia, accompagnati da paesaggi rigogliosi e scorci mozzafiato. Il percorso, in assenza di acqua, diventa molto più agevole, ma il tempo è davvero molto instabile in questo periodo dell’anno. Dopo pranzo, infatti, la pioggia è ritornata con tutto il suo vigore, e fiumi di acqua si sono riversati sul percorso e i sentieri si sono ben presto trasformati in piccoli ruscelli, pieni di rocce e fango. Da gradevole passeggiata, il percorso è diventato un po’ più impegnativo, ma dopo circa 3 ore di cammino, siamo giunti al piccolo Buddha hotel di Ghandruk, struttura spartana ma molto confortevole, perfetta per asciugarsi e riposarsi un po’.
GIORNO 04 – GHANDRUK 1.950mt; NAYAPUL 1.070mt
Il risveglio è stato incredibile. Cielo terso e vista sulle alte vette che circondano il paese. L’ultima giornata del trekking è davvero la più rilassante. La strada è tutta in discesa e molto meno dissestata rispetto alle parti precedenti. Il percorso è reso ancora più piacevole dalla vista di stupende distese di risaie e di numerosi villaggi che si incontrano durante il percorso. Molti bambini, incuriositi dalla visione di un gruppo di escursionisti, escono dalle case e iniziano a giocare spensierati insieme ai visitatori. Una esperienza unica, indimenticabile, resa ancora più meravigliosa da una natura selvaggia e da un popolo dalla straordinaria accoglienza.
Namasté
Sara Garbini