Per gli appassionati di danza, fino al 22 gennaio 2017 vi aspetta a Mosca una chicca imperdibile: “Michail Baryšnikov. Metafisica del corpo“, la mostra fotografica dedicata al leggendario ballerino Michail Baryshnikov. In oltre sessanta scatti il fotografo Robert Whitman racconta vita privata e artistica di un personaggio che è riuscito ad affascinare il mondo intero attraverso i movimenti perfettamente calibrati eppure ingannevolmente fluidi del suo corpo. Tra filmati e scatti vediamo Baryshnikov allenarsi, danzare con il celebre coreografo Merce Cunningham, mutare rapidamente espressione facciale e tuffarsi nelle acque di una fontana. Il tutto attraverso l’obiettivo di Whitman, che grazie a una spiccata sensibilità artistica ci permette di penetrare, per un attimo, nel mondo interiore del protagonista degli scatti.
IL BALLERINO MICHAIL BARYSHNIKOV
Un uomo dalla vita così eclettica da risultare interessante anche per chi di danza non se ne intende: Michail Baryšnikov è stato un emigrato sovietico in America dove ha diretto l’American Ballet Theatre, attore da nomination agli Oscar per il film “Due vite, la svolta” (1977), l’affascinante fidanzato russo di Carrie Bradshaw in “Sex and the City” e amico del poeta Brodsky, che di lui scrive “quando vedo Baryshnikov sul palco, è una sensazione scioccante. Addirittura penso che non sia più nemmeno balletto, quello che fa. Per me, è pura metafisica del corpo”.
LE FOTO DI MICHAIL BARYSHNIKOV IN MOSTRA
Ciò che più colpisce della mostra sono le serie di diapositive attraverso cui è possibile osservare il processo di selezione dello scatto perfetto attuato da Whitman, una interessante “dietro le quinte” su quella parte del lavoro del fotografo che spesso e volentieri viene dimenticata. Inoltre, con il biglietto della mostra è possibile accedere anche alle altre esposizioni. Fino al 30 ottobre era possibile vedere le interessantissime fotografie di Valentin Khukhlaev all’interno della mostra “In movimento”, organizzata per il centenario della sua nascita, e per me una piacevolissima sorpresa. Attraverso la magia dei suoi scatti bombe, aerei e paracaduti sembrano palloncini lanciati in aria da un bambino. Dal 3 novembre all’11 dicembre, protagonista sarà invece Yakov Khalip nella prima retrospettiva completa del suo lavoro, “La conquista. Erede dell’avanguardia russa Yakov Khalip”: i suoi lavori negli studi cinematografici, gli esperimenti avanguardisti con Rodchenko, serie fotografiche sull’artico e reportage di guerra, tutti fuori dagli archivi e pronti ad essere scoperti.
COME ARRIVARE
La mostra sul ballerino Michail Baryšnikov ha luogo nel centro fotografico Fratelli Lumiere, in Bolotnaja Naberežnaja, dom 3, str.1. I locali sono aperti da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00.
Il modo migliore per arrivarci è scendere alla fermata della metro Кропо́ ткинская (Kropotkinskaya) sulla linea rossa. L’uscita della metro dà sulla splendida cattedrale di Cristo Salvatore (храм Христа́ Спаси́ теля), particolarmente bella in questi giorni di prima neve, quando il bianco e l’oro delle cupole si specchiano l’uno nell’altra. Costeggiatela e attraversate il ponte fino alla fine; a questo punto scendete le scale alla vostra destra e proseguite per circa cinque minuti.
INFO E COSTI
Il biglietto d’entrata alla mostra su Michail Baryšnikov va dai 200 (studenti e ridotti) ai 430 rubli, ovvero tra i 3 e 6 euro con il cambio attuale.
Vanessa Montesi