Lavorare in Australia. Vincenzo, un siciliano nella Terra dei Canguri

by Veronica Crocitti

La rubrica “Italiani all’Estero” approda nella terra dei canguri grazie a Vincenzo che ci racconta cosa vuol dire lavorare in Australia.


La rubrica “Italiani all’Estero” va alla scoperta dell’Australia attraverso gli occhi del giovane Vincenzo, siciliano emigrato nella Terra dei Canguri.

Parlaci di te, Vincenzo

Mi chiamo Vincenzo Caratozzolo, ho 24 anni, sono nato a Messina e mi diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Quasimodo”. Ho iniziato a pensare ad una partenza all’estero l’estate dello scorso quando, armato di coraggio e buona volontà, ho acquistato un biglietto di sola andata per la “terra dei canguri”!

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Perché hai deciso di lavorare in Australia?

Mi sono reso conto che nella mia città c’era poco, nessun futuro per me e così ho deciso di andare via. Adesso mi trovo in Australia da ben 7 mesi. Prima di arrivare qui, in realtà, ho fatto una piccola sosta a Dubai dove ho lavorato come cameriere in un ristorante italiano. Ben presto, tra la voglia di imparare e un po’ di fortuna sono, diventato manager dello stesso ristorante.

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Come ti stai trovando a lavorare in Australia?

Partiamo dal presupposto che mi sto ritrovando a lavorare in Australia in un campo di differente rispetto a quello che facevo in Italia. A Messina, infatti, sfilavo e facevo shooting fotografici. Forse anche per questo, i primi mesi all’estero sono stati abbastanza duri, tra il fuso orario, le stagioni ed il clima… Insomma, era un po’ tutto differente. Adesso però, con il passare del tempo, mi sto accorgendo di quanto sia bello viaggiare e vedere le cose da un altro punto di vista.

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Che usanze strane hai trovato?

Accompagnare un piatto di carbonara con un cappuccino o un caffè latte, oppure gustare una pizza margherita con dell’ananas e papaya! Dell’Italia mi mancano la cucina, il caffè e la cultura storica. Basta pensare che l’Australia, 150 anni fa, ancora era solo deserto!

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