Da Vulci a Ladispoli, passando per Tarquinia e Santa Marinella: ecco un itinerario tra Tuscia e Maremma Laziale sulle orme degli Etruschi, nostri antenati.
Lungo la costa del Lazio, a cavallo tra le province di Roma e Viterbo, si estendono due territori apparentemente diversi tra loro eppur complementari: la Tuscia e la Maremma Laziale. Si tratta di aree che esulano dagli itinerari turistici di massa (spesso concentrati esclusivamente su Roma) che presentano un passato antico ed una terra ricca di storia, archeologia, enogastronomia e arte.
Ho avuto il piacere di esplorare la Tuscia e la Maremma Laziale grazie a Roma Experience, tour operator che propone itinerari tematici esclusivi in località uniche e spesso chiuse al pubblico. Viaggiando tra paesaggi naturalistici che sembravano usciti da un racconto di fiabe e antichi borghi ricchi di tradizioni e usanze, ho scoperto le origini e la storia degli Etruschi, popolo dell’antica Italia che visse tra il IX e il I secolo a.C.
Itinerario tra Tuscia e Maremma Laziale sulle orme degli Etruschi
In questo articolo voglio lasciarvi l’itinerario di quattro giorni tra Tuscia e Maremma Laziale, sulle orme degli Etruschi, che ho seguito io stessa con Roma Experience grazie ad un progetto sviluppato col contributo della Regione Lazio.
Vulci e Tuscania
Non molti sanno che nel cuore del Lazio, a poca distanza da Roma, si trovano i resti di quella che fu una delle più importanti città-stato dell’Etruria, prima tappa di questo itinerario tra Tuscia e Maremma Laziale.
Parco Archeologico di Vulci
Il parco naturalistico ed archeologico di Vulci si estende per circa 120 ettari di terreno nell’area della Maremma Laziale e rappresenta un luogo unico nel suo genere. Al suo interno si snodano diversi sentieri che conducono alla scoperta di necropoli, antiche domus, templi, tumuli e tombe. Assolutamente da visitare l’antica area urbana dove sono stati ritrovati i resti di un acquedotto, il Tempio Grande, la Domus del Criptoportico con accanto un Mitreo, la Casa del Pescatore, il laghetto del Pellicone (dove sono state girate alcune scene dei film “Non ci resta che piangere” e “Tre uomini e una gamba”) e, nella necropoli di Ponte Rotto, la Tomba François, uno dei più importanti monumenti etruschi celebre per gli affreschi ritrovati al suo interno.
La località di Vulci è anche famosa per il pittoresco e instagrammabile Ponte della Badia, il Castello circondato da acque e le magnifiche gole del fiume Fiora popolate da adorabili lontre.
Consiglio! All’interno del parco di Vulci è possibile pranzare con una spettacolare vista sulla natura al Casaletto Mengarelli. Il ristorante è molto suggestivo e propone ottimi piatti della tradizione. Da provare il black agnus!
Tuscania
Dopo aver esplorato i sentieri del Parco Archeologico di Vulci, l’itinerario sulle orme degli Etruschi passa dall’affascinante Tuscania, antico centro dell’Etruria che viene considerato uno dei più bei panorami della Tuscia. Case rupestri, mura medievali e chiese maestose caratterizzano l’intera area. Assolutamente da non perdere la Grotta della Regina, la Chiesa romanica di San Pietro, costruita nel VIII secolo dopo la donazione di Carlo Magno, e la Chiesa di Santa Maria Maggiore all’interno della quale si trova anche un Giudizio Universale dipinto da due allievi di Giotto.
Piani degli Alpaca, Tarquinia e Terme Taurine di Civitavecchia
Sapevate che a Tarquinia, nella località di Pian d’Arcione, sorge l’allevamento di alpaca più grande d’Europa? Il secondo giorno di itinerario tra Tuscia e Maremma Laziale sulle orme degli Etruschi ha inizio esattamente qui.
Piani degli Alpaca
L’allevamento di Piani degli Alpaca è una vera delizia per gli occhi e per il cuore… e non solo per quelli dei bambini. All’interno è possibile fare visite guidate e passeggiate, nonché dar da mangiare e giocare coi dolcissimi animali proveniente dalle Ande del Perù.
Se cercate un’oasi di pace dove trascorrere qualche nottata, sappiate anche che, accanto a Piani degli Alpaca, sorge l’agriturismo Piani della Marina, il luogo perfetto dove potersi rilassarsi immersi nella natura, sorseggiando un drink a bordo piscina e degustando cene preparate direttamente in loco da uno chef.
Necropoli di Tarquinia
L’itinerario sulle orme degli Etruschi prosegue nella necropoli di Tarquinia, sito risalente al XVIII secolo, oggi Patrimonio UNESCO. Al suo interno si trovano tombe a tumulo con camere scavate nelle roccia la cui particolarità è data dagli affreschi interni. Si tratta della più alta testimonianza di pittura precedente all’età imperiale romana. Tra i sepolcri più celebri spiccano quelli del Guerriero, delle Leonesse, dei Leopardi e del Barone.
Tra le altre cose da vedere a Tarquinia vi consiglio anche il Museo Archeologico Nazionale, situato all’interno di Palazzo Vitelleschi, dove sono conservati numerosi manufatti appartenenti agli Etruschi.
Terme Taurine (Civitavecchia)
Le Terme Taurine rappresentano la terza tappa del secondo giorno di itinerario alla scoperta della civiltà etrusca. Si tratta di un sito archeologico imponente che sorge su una collina, a pochi chilometri di distanza dal centro della città di Civitavecchia. Il nome “taurine” deriva da una leggenda: prima di intraprendere una lotta, un toro avrebbe raspato la terra portando alla luce una sorgente di acqua termale.
I primi a valorizzarne le proprietà benefiche furono gli Etruschi che costruirono delle rudimentali terme poi sviluppate ed ampliate in epoca romana. Oggi il complesso risulta suddiviso in Terme Repubblicane, risalenti al I secolo a.C., e Terme Imperiali, edificate tra il 123 e il 136 d.C.
Consiglio! Prima della visita alle Terme Taurine, vi suggerisco una sosta pranzo – rigorosamente a base di pesce – al ristorante Il Giusto Gusto di Civitavecchia. Assolutamente da assaggiare gli spaghettoni con vongole.
Tolfa e la Rocca Frangipane
Il miglior modo per concludere la giornata e godere di un tramonto senza eguali è quello di fare un salto a Tolfa, piccolo comune che sorge tra le colline dell’Etruria, non lontano da Civitavecchia. Il panorama dalla Rocca Frangipane vi lascerà senza parole. Da visitare anche la Chiesa di Sant’Egidio Abate, il convento dei padri agostiniani e il palazzaccio.
Santa Severa, Pyrgi e Macchiatonda
Il terzo giorno dell’itinerario tra Tuscia e Maremma Laziale sulle orme degli Etruschi si snoda lungo il mare, tra Santa Severa, Pyrgi e Macchiatonda.
Castello di Santa Severa
Il Castello di Santa Severa sorge quasi sul mar Tirreno, all’interno del Comune di Santa Marinella, ed è considerato un importantissimo monumento di interesse storico e archeologico. Al suo interno sono ospitati il Museo Nazionale Antiquarium di Pyrgi, il Museo del mare e della navigazione, con i resti di antiche navi etrusche e romane, il battistero dedicato alla Santa, numerose botteghe e un Ostello che regala la magnifica esperienza di trascorrere una notte da veri principi e principesse (assolutamente consigliata la sosta notturna dopo una luculliana cena a base di pesce al vicino ristorante de Pino al Mare).
Parco Archeologico di Pyrgi
Non tutti sanno che il Castello di Santa Severa sorge accanto al sito archeologico di Pyrgi, preistorico villaggio etrusco che, in passato, fu il porto di Caere (oggi Cerveteri). Attraverso questo importante snodo mrittimo, la città commerciava con greci e fenici. I recenti scavi hanno portato alla luce i resti delle fondazioni di due templi (Tempio A e Tempio B), altorilievi in terracotta e le lamine d’oro di Pyrgi, oggi conservate al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma) e considerate la più antica fonte storica dell’Italia preromana.
Consiglio! Per la sosta pranzo, rigorosamente vista mare, vi suggerisco lo stabilimento Papeete di Ladispoli. Da assaggiare la tartare di spigola e gli spaghetti con le vongole (un vero must in queste zone).
Riserva Naturale di Macchiatonda
Macchiatonda, con la sua incontaminata riserva naturalistica popolata da aironi e oche selvatiche, è l’ultima tappa della giornata. All’interno dell’area si snodano sentieri segnalati di archeotrekking, capanni di osservazione per gli amanti del birdwatching e spiagge di sabbia nera ricche di conchiglie e meraviglie marine.
Necropoli della Banditaccia e Cerveteri
L’ultimo giorno dell’itinerario tra Tuscia e Maremma Laziale sulle orme degli Etruschi è dedicato alla visita di Cerveteri, località medievale dall’incredibile valore artistico e archeologico, e della vicina necropoli Etrusca della Banditaccia.
Cerveteri
Situata a nord-ovest di Roma, Cerveteri fu un’antica ed importante città etrusca, allora chiamata Caere. Passeggiando tra le stradine del centro storico non potrete che ammirare il Castello Ruspoli, rocca duecentesca a pianta trapezoidale che fu costruita in tufo, lava e laterizio, nonché la Chiesa di Santa Maria Maggiore, edificata sui resti di un antico tempio. Consigliata la sosta pranzo al Barrel Osteria nel Borgo (tra tagliate e piatti tipici romani avrete l’imbarazzo della scelta).
Necropoli della Banditaccia
La Necropoli Etrusca della Banditaccia sorge su un’altura tufacea non lontana da Cerveteri. Si tratta di un sito archeologico che si estende su 400 ettari e che conserva più di 400 tumuli risalenti a diversi periodi storici, dal villanoviano all’ellenistico.
Patrimonio UNESCO dal 2004, la Banditaccia rappresenta una delle più grandi testimonianze etrusche di tutto il mediterraneo. Al suo interno si trovano sia caratteristiche tombe a tumulo con pareti affrescate come quellla della Capanna o del Tumulo Mengarelli, sia tombe a dado, ovvero lunghe schiere di tombe-case allineate su vie sepolcrali.
Non lontano dalla Necropoli della Banditaccia sorge anche il Museo Nazionale Cerite che custodisce numerosi reperti etruschi, tra cui la famosa e bellissima Urna degli Sposi.
La Posta Vecchia e il Castello di Palo
Il miglior modo per concludere il magico itinerario di Roma Experience tra Tuscia e Maremma Laziale sulle orme degli Etruschi è quello di visitare il Castello di Palo, a Ladispoli, e trascorrere una notte nello splendido hotel a 5 stelle de “La Posta Vecchia”.
Situato a ridosso del mare, con splendide camere dotate di ogni comfort, La Posta Vecchia custodisce al suo interno un vero e proprio museo. Durante il restauro curato da J.P. Getty, infatti, è stata riportata alla luce un’antica villa romana risalente al II secolo d.C. i cui resti sono ancora ben visibili. Una chicca che si aggiunge alla meravigliosa vista mare, alla piscina interna, alla ricca colazione e al ristorante che propone quotidianamente diversi e deliziosi piatti a base di carne e pesce “curati” nei minimi dettagli (consigliatissimi anche i dolci!).
Veronica Crocitti
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