Italiani negli Emirati Arabi: “A Dubai il lavoro non manca: vita e stipendi”

by Veronica Crocitti
Cosa vedere Dubai

Come vivono gli italiani negli Emirati Arabi Uniti e quali sono le opportunità di lavoro e gli stipendi a Dubai? L’intervista a Emiliano Durante.


La rubrica degli “Italiani all’Estero” è approdata negli Emirati Arabi Uniti per intervistare Emiliano Durante sulle opportunità di vita, lavoro e stipendi a Dubai e dintorni.

Emiliano Durante: italiani negli Emirati Arabi

Mi chiamo Emiliano Durante, sono nato a Roma, ho 32 anni e sono un ingegnere gestionale laureato all’Università La Sapienza che adesso lavora a Dubai per la società Sidel, come Project Manager. Mi sono trasferito negli Emirati Arabi ad aprile del 2011, quando sono stato assunto dalla Saipem per lavorare su un progetto ad Abu Dhabi. Per me era la prima volta in Asia, e devo dire che l’impatto culturale è stato forte ma decisamente positivo, tant’è che poi nel 2013 ho deciso di cambiare lavoro e mi sono proprio trasferito a Dubai (più a nord di Abu Dhabi di 130km).

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In precedenza avevo vissuto solamente in Spagna durante l’Erasmus, ma ovviamente la Spagna è molto più simile all’Italia di quanto non lo siano gli UAE. Devo ammettere che mi trovo molto bene e, a meno di grossi cambiamenti lavorativi, il mio futuro è qui almeno per i prossimi 5-10 anni! Ovviamente Dubai, come tutte le città, ha degli aspetti più o meno positivi, qualche cosa manca anche qua ma, nel complesso, è sempre un male minore rispetto all’Italia. Innanzitutto la sicurezza: a Dubai nessuno ti disturba e il crimine è quasi pari a zero. Ricordo che una volta (era il primo mese) sono andato a cena e ho dimenticato il portafoglio nel taxi… dopo 10 minuti il tassista me lo ha riportato intatto! Inoltre questo è un posto di grande tolleranza, considerando che vivono in perfetta armonia più di 100 nazionalità. Ci sono degli aspetti negativi, certo, come vi dicevo qualche cosa a Dubai manca.

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Innanzitutto il grande divario di condizioni economiche fra chi ha un lavoro da ufficio e chi lavora in cantiere o per strada. Gli stipendi di Dubai sono comunque molto più alti rispetto all’Italia, ma anche il costo della vita lo è. Ad esempio per l’affitto di un bilocale in zona residenziale intorno si spendono circa 18mila euro l’anno, mentre per andare fuori e mangiare due pizze si spendono almeno 50 euro.

Usanze locali particolari? Sì, ce ne sono. Io ad esempio trovo divertente che gli emiratini guidino senza scarpe e, per quanto riguarda gli indiani che qui sono la maggioranza degli espatriati, trovo buffa la loro gestualità nel dire “sì” con la testa: la ondeggiano fra le spalle (anziché in avanti come noi) e questo all’inizio mi creò non pochi problemi, specialmente durante le prime riunioni di lavoro quando non capivo mai la risposta!  L’Italia? Beh, ci torno spesso per lavoro e anche per le ferie. Come turista lo trovo in assoluto il Paese più bello del mondo per fare un viaggio, e ovviamente mi mancano gli affetti e il cibo (anche se qui a Dubai si mangia bene e ci sono eccellenti ristoranti italiani); però preferisco rimanere tra “gli italiani negli Emirati Arabi” per le opportunità di lavoro e per la possibilità di vivere in un ambiente multiculturale.

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