Il “Giudizio Universale” di Michelangelo prende vita e incanta il pubblico

by Veronica Crocitti

Quando arte, storia e cultura cantano all’unisono e si esprimono attraverso un vortice teatrale intriso di pathos, atmosfera e magistrali effetti speciali, quello che viene fuori è uno spettacolo sublime capace di incantare sguardi ed illuminare menti. Il regista Marco Balich è riuscito a portare in scena una genesi perfetta del capolavoro di Michelangelo donandole l’aspetto di uno show in cui le parole d’ordine sembrano essere tecnologia, intrattenimento e stupore.

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Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel”, ancora in programma all’Auditorium Conciliazione di Roma, è uno show teatrale in grado di assorbire il pubblico in maniera letterale regalandogli la sensazione di trovarsi, in ogni istante, al centro dell’intera rappresentazione. Adesso Cappella Sistina, adesso Piazza San Pietro, adesso Castel Sant’Angelo, adesso antica Roma Caput Mundi, per circa 60 minuti l’Auditorium Conciliazione si trasforma in un palco variegato in cui spettatori e spettacolo si fondono.

Attraverso giochi di luci e strabilianti effetti speciali, Balich ripercorre la storia della Cappella Sistina spiegandone opere, personaggi, pittori, rappresentazioni, papi ed artisti che, con le loro azioni e le loro decisioni, hanno fatto sì che essa divenisse il fulcro dell’arte mondiale.

Minuto dopo minuto, la parete che svetta alle spalle dell’altare della Cappella Sistina si implementa di nuovi tasselli fino a mostrare, in maniera esemplare, quell’opera magistrale che Papa Clemente VII commissionò a Michelangelo nella prima metà del 500 e che rievoca l’atto finale tra Dio e l’uomo: il Giudizio Universale.

L’impegno profuso nel rendere così vivo e moderno un tema che, di per sé, è tradizionale e statico, si percepisce fin dal primo istante, fin da quando le luci soffuse dell’Auditorium Conciliazione calano sugli astanti e, al centro del palco, iniziano ad ergersi dei maestosi blocchi di granito a cui piedi si scorge un giovanissimo Michelangelo intento ad imprimere i suoi primi scalpelli….

Lo spettacolo è stato realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani ed ha potuto contare sulla supervisione teatrale di Gabriele Vacis, sulla voce di Pierfrancesco Favino, sulle note musicali di Sting e sulla bravura degli attori Valentino Infuso, Cristian Ruiz, Francesco Maria Cordella e Pietro Rebora.

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