Sono 20 i Paesi che la Farnesina definisce i più pericolosi al mondo e sconsiglia per qualsiasi tipologia di viaggio: ecco la lista.
Prima di intraprendere un viaggio, breve o lungo che sia, è sempre bene informarsi sulla situazione politico-economica della destinazione scelta nonché sul suo livello di sicurezza generale. Tra i 216 Paesi che costituiscono il mondo, infatti, ve ne sono alcuni decisamente “off limits”, sconsigliati non solo per vacanze di piacere ma anche per viaggi di diversa tipologia.
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Quali sono gli Stati più pericolosi al mondo? Nel portale Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sono presenti le schede informative di ogni singolo Paese, con indicazioni precise su sicurezza generale, criminalità, rischio terrorismo, rischi ambientali, sanità e varie avvertenze. Ecco quali sono i 20 Stati più pericolosi al mondo secondo la Farnesina.
Afghanistan
In cima alla lista degli Stati più pericolosi al mondo spicca l’Afghanistan. La Farnesina sconsiglia “viaggi a qualsiasi titolo” specificando che “il rischio di sequestri ed atti terroristici contro gli stranieri è elevatissimo in tutto il territorio nazionale, compresa Kabul. Le condizioni di sicurezza sono proibitive in tutto il Paese“.
Burkina Faso
“Alla luce del quadro generale di insicurezza nell’intera area saheliana – cita il Ministero – interessata anche da fenomeni di matrice terroristica, nonché in ragione dello scenario politico-istituzionale ancora instabile si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese”.
Burundi
Si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo anche nel Burundi, nel cuore dell’Africa. “La permanente crisi politica che sta attraversando il Paese – si legge su Viaggiare Sicuri – sta portando ad una radicalizzazione delle posizioni delle parti in causa, con grave pregiudizio per le condizioni di sicurezza”. Il Burundi è esposto ad un elevato rischio terrorismo, sia alla luce dell’aumento generale degli attentati terroristici in Africa, sia in considerazione della partecipazione delle forze armate burundesi alla missione AMISOM in Somalia.
Ciad
I viaggi in Ciad sono assolutamente sconsigliati se non per motivi di effettiva necessità. “A seguito delle elezioni presidenziali dell’aprile 2016 – è la spiegazione ufficiale – si sono verificate manifestazioni degenerate in scontri violenti. Nonostante il clima appaia attualmente meno teso, rimane in forze, soprattutto nella Capitale, un massiccio spiegamento dell’apparato di sicurezza. Si raccomanda di evitare eventuali eventi politici, proteste o manifestazioni di qualsiasi genere. Rapine a mano armata, anche dirette contro cittadini stranieri, sono frequenti. Si sono registrati rapimenti nel Ciad orientale che hanno coinvolto lavoratori di organizzazioni non governative e uomini d’affari”.
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Guinea Bissau
Il livello di sicurezza nella Guinea Bissau è tale che vengono sconsigliati tutti i viaggi non necessari. “Il 10 marzo scorso si sono tenute in Guinea Bissau le elezioni legislative, i cui risultati definitivi non sono ancora noti. La corruzione è diffusa in tutto il Paese e si registra un elevato tasso di criminalità nella capitale”, spiega il Dicastero.
Iraq
Anche in Iraq sono sconsigliati i viaggi a qualsiasi titolo. Il Paese è attraversato da una crisi gravissima e non può essere considerato una meta per il turismo.
Liberia
Nonostante la situazione politica e di ordine pubblico abbia conosciuto un costante miglioramento rispetto agli anni della guerra civile, in Liberia persiste una “fragilità del contesto di sicurezza, dello stato delle infrastrutture e della situazione sanitaria generale”. Pertanto restano sconsigliati tutti i viaggi non necessari.
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Libia
A proposito della Libia, la Farnesina specifica che “a partire dall’11 gennaio 2017 l’Ambasciata d’Italia a Tripoli ha ripreso le proprie attività”. Nonostante questo, “si ribadisce l’invito ai connazionali a non recarsi in Libia e, a quelli presenti, a lasciare temporaneamente il Paese in ragione della assai precaria situazione di sicurezza”.
Mali
Si sconsigliano viaggi, a qualsiasi titolo, verso il Mali. “Alla luce dell’elevato rischio terroristico e di un quadro complessivo di sicurezza estremamente critico ed in continua evoluzione – è la nota ufficiale – tutto il Mali, compresa la capitale Bamako, è da considerarsi a rischio, che diviene estremamente elevato nelle regioni settentrionali del paese (regioni di Timbuctu, Gao e Mopti), mentre l’instabilità si estende anche alle regioni centrali di Segou e intorno alla Capitale”.
Niger
Alla luce del quadro generale di insicurezza nell’intera area saheliana, interessata anche da fenomeni di matrice terroristica, si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese. Il rischio di rapimenti e di atti di criminalità ai danni di cittadini occidentali è altissimo ed è diffuso a Niamey e in tutte le aree del Paese.
Nigeria
Per la Nigeria si raccomanda di “limitare allo stretto necessario i viaggi nel Paese e si sconsigliano assolutamente i viaggi nel nord-est (Stati del Borno, Yobe e Adamawa) dove opera il gruppo terroristico Boko Haram e nello Stato di Zamfara, interessato da banditismo diffuso”.
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Papua Nuova Guinea
Sono sconsigliati viaggi non necessari nel Paese. Le condizioni di sicurezza sono precarie a causa dell’elevatissima criminalità e della scarsa efficienza delle forze di sicurezza locali. Il Paese è pericoloso ovunque.
Repubblica Centrafricana
Si sconsigliano viaggi, a qualsiasi titolo, verso la Repubblica Centrafricana. La situazione di sicurezza nella Repubblica Centrafricana permane precaria e altamente volatile. Il Paese continua ad essere teatro di violenze e scontri tra gruppi armati che controllano gran parte del territorio fuori dalla Capitale.
Repubblica Democratica del Congo
Alla luce del contesto generale di sicurezza, si sconsigliano i viaggi non necessari nel Paese. La crisi economico-sociale e decenni di guerra hanno reso frequenti estorsioni, aggressioni e rapimenti lampo a scopo di rapina, anche nella Capitale e nelle principali città del Paese.
Repubblica Popolare Democratica di Corea
La situazione generale di sicurezza nella Penisola coreana, cristallizzata sin dal 1953 in una tregua armistiziale tra Corea del Nord e Corea del Sud, è caratterizzata da un periodico alternarsi di fasi di tensione e di distensione. Ad ogni modo, al momento si sconsigliano i viaggi nel Paese.
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Siria
In considerazione dell’attuale situazione di elevato rischio e di grave pericolosità, si sconsiglia vivamente di recarsi in Siria e si ribadisce l’invito ai connazionali ancora in loco a lasciare il Paese. Il Paese è particolarmente esposto ad azioni ricollegabili al fenomeno del terrorismo internazionale. Elevatissimo è il rischio di rapimenti, attentati e violenze in tutto il Paese, inclusa la Capitale.
Somalia
Alla luce della persistente minaccia nei confronti di cittadini ed obbiettivi occidentali, si sconsigliano sia i viaggi sia la permanenza nel Paese, a qualsiasi titolo.
Sud Sudan
E’ altamente sconsigliabile recarsi in Sud Sudan. Ai connazionali che intendano comunque recarsi in Sud Sudan, sotto la propria responsabilità, si raccomanda di limitare il viaggio alla capitale Juba. La situazione di sicurezza è precaria. Gli scontri potrebbero verosimilmente riprendere sia nella capitale che nel resto del Paese. Si registra ovunque una forte presenza di forze armate.
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Venezuela
Alla luce delle continue tensioni e del deterioramento delle già critiche condizioni di sicurezza, si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari nel Paese. Le manifestazioni di protesta si sono accresciute in frequenza e intensità negli ultimi mesi, talvolta degenerando in scontri e gravi disordini, con tanto di vittime.
Yemen
A partire dal 13 febbraio 2015, a seguito dell’aggravarsi delle condizioni di sicurezza, l’Ambasciata d’Italia a Sana’a ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso. Non è più possibile pertanto assicurare assistenza consolare a coloro che, nonostante il chiaro avviso delle Autorità italiane, sconsiglia fermamente la presenza – anche temporanea – nel Paese, si trovino ancora in territorio yemenita. E’ assolutamente sconsigliato, nell’attuale situazione, recarsi in Yemen ed effettuare viaggi in tutto il Paese, inclusa l’isola di Socotra.
1 commento
penso che debbano inserire CUBA nella lista dei paesi dove non e sicuro viaggiare
non viene rispettato ne garantito niente perché è tutto una bugia quello che vendono al mondo… niente è come sembra lì e una dittatura militare e non si rispetta nessun diritto