La Rubrica Italiani all’Estero sbarca nel lontano Uruguay per raccogliere la storia, particolare ed entusiasmante, di Elisa, altoatesina di 40 anni, la cui vita è stata una costante e appassionante trasformazione….
Mi chiamo Elisa, sono altoatesina e ho (ahimè come passa il tempo) 40 anni. Già sin da piccola la mia regione mi ha dato la possibilità di crescere bilingue tra italiano e tedesco, cosa che mi ha aperto tante possibilità lavorative. Vivo in Uruguay da un anno ma, prima di arrivare qui, ho percorso una lunga strada. La mia prima esperienza all’estero l’ho fatta ai tempi del Liceo, quando d’estate frequentavo i corsi di lingue in giro per l’Europa: Inghilterra, Irlanda, Francia e Spagna! Credo che questa rappresenti una bellissima opportunità per i giovani di viaggiare, perfezionare le lingue straniere e aprire la mente.
Dopo il liceo linguistico mi sono iscritta alla Scuola Universitaria per Interpreti e Traduttori, a Trento, sempre con l’idea che avrei continuato a viaggiare o anche a vivere fuori Italia. Nel frattempo sono stata a Cuba, in Messico e in Guatemala… con lo zaino in spalla! L’America Latina è sempre stata nel mio cuore. Dopo la laurea breve ho lavorato per un po’ finché è nato mio figlio, è fallita la mia relazione e ho deciso di voltare pagina trasferendomi a Tenerife, alle Isole Canarie. Credo che sia questo il momento in cui, nel lontano 2004, è iniziata la mia vera e propria avventura.
Alle Canarie, grazie al suo splendido clima, ho cambiato vita. Lavoravo in alberghi e campi di golf, sia alle reception che come Public Relations. Guadagnavo bene, spendevo poco, mi mantenevo con mio figlio in un appartamento vista mare e, nel tempo libero, andavo in spiaggia e facevo escursioni. Diciamo che la mia vita la trascorrevo all’aria aperta grazie ai 23 gradi che, a Tenerife, sono presenti anche d’inverno. Per un anno ho vissuto sulla selvaggia isola della Gomera (di fronte a Tenerife), una terra fresca, verde e molto ma molto naturale!
In quegli anni, dal 2004 al 2009, era facile trovare lavoro, ne lasciavo uno e ne prendevo un altro, sempre grazie alle lingue che parlavo e le esperienze accumulate nell’ambito turistico. Cosa dire dei miei tempi lì… sole, allegria, persone gentili, tanto lavoro e abbondanza in tutto! Nel 2009 rientrai in Italia con il mio nuovo compagno uruguaiano, conosciuto a Tenerife, e sua figlia. Perché tornai? Forse un po’ di nostalgia dell’inverno e il lavoro che iniziava a scarseggiare, più per lui che per me. In Italia ho iniziato a lavorare nell’ambito del Web Marketing per una ditta altoatesina dove mi hanno insegnato tutto il necessario per muovermi autonomamente in questo ambiente. Lavoravo in tedesco, inglese, italiano e spagnolo gestendo diversi blog e social media, imparando anche a curare i testi. Feci anche dei corsi di fotografia e Photoshop e, va da sé, mi appassionai di tutto ciò!
Nel 2012 decidemmo di trasferirci in Uruguay, il mio compagno per nostalgia, io per conoscere questo Paese sudamericano. Rimanemmo un anno e poi ce ne tornammo in Italia per motivi famigliari. Qui ho iniziato nuovamente a lavorare per conto mio come traduttrice, con alti e bassi. Alcuni lavori li porto ancora avanti, ma non è stato molto facile iniziare con una Partita IVA e mantenermi. Mi resi presto conto che in Italia il lavoro scarseggiava e che le cose non sarebbero cambiate mai. Nel frattempo nasceva il nostro terzo figlio e bisognava prendere delle decisioni sagge! Così, nel 2016, optammo per ritornare in Uruguay. Adesso gestiamo una rosticceria ambulante che ripartirà d’estate (da dicembre qui in Sudamerica), vendiamo le specialità tipiche a Punta del Diablo, zona turistica e anche molto amata dai surfisti. A parte questo, io ho comunque continuato a studiare e a lavorare come Sciamana e Master Reiki, oltre a scrivere Blog e fare traduzioni. Ormai non ho più un solo lavoro…. gestisco da qualche anno anche un blog personale “Viaggioversoilsud” che è nato proprio qui in Uruguay. La mia vera vocazione è però tra polli, hamburger, traduzioni e scritture… sono queste le mie terapie naturali…. Tornare in Italia? Sì, per le vacanze e per vedere i miei amici più cari. Per vivere non è previsto, ma mai dire mai.
Intervista realizzata da Veronica Crocitti