Dagli agnolotti al brasato al Barolo, per terminare con bonet e ratafià: ecco cosa mangiare in Piemonte e i tutti i piatti tipici.
Se amate cibo, buon vino e tavole sempre imbandite, allora il Piemonte è una regione che fa al caso vostro. Dalle Langhe al Biellese, da Alba a Cuneo, queste zone pullulano di viti sempre prospere, piatti caldi degni di veri chef, ricette semplici ma dall’alto tasso di gradimento.
COSA MANGIARE IN PIEMONTE: I PIATTI TIPICI
Ho avuto modo di realizzare uno stupendo tour in Piemonte e di scoprire un mondo fatto di pietanze tipiche e calici prelibati, di cui adesso vi svelerò qualche segreto.
AGNOLOTTI AL GAVI
Gli agnolotti sono uno dei piatti forti della cucina Piemontese, in particolare delle zone del Monferrato, tra Asti e Alessandria. Al di là del ripieno utilizzato (che cambia di ricetta in ricetta) mi è capitato di assaggiare questa pietanza in un modo (almeno per me) inusuale e gustosissimo: al vino. A Gavi, dove l’eccellenza è rappresentata dal vino bianco DOCG, questo connubio conosce la sua massima espressione. Gli agnolotti vengono dapprima cucinati e poi sistemati in delle scodelle in cui viene aggiunto il vino, poco prima di esser servite. (Se passate da Gavi è d’obbligo una tappa a Libarna, dove troverete i resti di un’antica città romana risalente al I secolo a. C.).
TAJARIN
Si tratta di una pasta fresca all’uovo tipica delle zone delle Langhe, con un formato molto simile alle tagliatelle, ma di larghezza inferiore. Gli ingredienti base sono farina e uova. A Neviglie, all’Agriturismo Dindine, ho avuto modo di partecipare ad una cooking classe e preparare io stessa questa prelibatezza. Il condimento è a piacere e varia tra ragù, sugo d’arrosto o tartufo (tipico della zona di Alba).
RISOTTO
Seppur cucinatissimo in tutta Italia, il risotto è un altro piatto forte del Piemonte. Ne esistono tantissime varianti eppure, la mia preferita, rimane quella con Maccagno e Nocciole (rigorosamente piemontesi). Ho avuto il piacere di assaggiare questa pietanza a Biella e, devo ammettere, mi ha lasciato senza parole.
POLENTA CONCIA BIELLESE
Detta anche Polenta di Oropa o Polenta Cunscia, questa pietanza è tipica di Biella e rappresenta una variante alla normale Polenta piemontese. Si tratta di un piatto molto cremoso, gustosissimo, i cui pezzi forti sono due formaggi tipici di queste terre (Toma di Oropa di breve/media stagionatura e Maccagno) ed il burro fuso. Essi si aggiungono agli ingredienti base della polenta (farina di mais, acqua e sale) e danno un gusto del tutto unico alla pietanza. Anche il modo di presentazione è differente. Una volta completata la cottura, la Polenta viene difatti servita nei piatti e, in aggiunta, gli viene colato sopra il burro fuso.
BRASATO AL BAROLO
I pezzi forti di questo secondo piatto sono la noce di manzo, steccata con carne e carota, e il Barolo, vino d’eccellenza. Mi è capitato di assaggiare anche la variante con il Bramaterra, a Montesano, e devo ammettere che è deliziosa.
BAGNA CAUDA
Originaria delle zone delle Langhe, del Roero e del Monferrato, la Bagna Cauda (salsa calda) è una delle pietanze più conosciute della cucina piemontese. E’ solitamente utilizzata come accompagnamento ad altri piatti (ad esempio verdure) e gli ingredienti base sono aglio, olio, acciughe sotto sale e vino rosso. Esiste anche la variante col latte.
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BONET
Si tratta del dolce “must” del Piemonte, originario delle Langhe, perfetto per completare un pasto da re. Gli ingredienti base sono gli amaretti (a Gavi sono tipici), le uova, il cacao, il latte, il rum e, per chi lo desidera, la copertura con il caramello. Potete trovarlo nella variante “al cucchiaio” oppure “a tronchetto”.
RATAFIA’
Il Ratafià indica in generale un liquore composto da un infuso a base di frutta e alcool. Lo si può trovare in diverse parti di Italia, tra cui anche Abruzzo e Molise, ma quello di Biella è famosissimo in tutto il Paese. La produzione ad Adorno Micca (nel biellese) è infatti più che storica e affonda le radici nel lontano 1600. Se è pur vero che ne esistono diverse varianti (ginepro, noci, albicocca, limoni), il Ratafià alle ciliegie nere è il più conosciuto, il più apprezzato e (a mio avviso) il più buono!
11 commenti
Ah, la cucina piemontese è sempre uno spettacolo per gli occhi e per il palato! 😉
Devo andare a cercare assolutamente il Ratafià ora!
Poi fammi sapere che te ne pare!
Certamente! Appena ho l’occasione vado a cercarlo eheh! 😉
Ho provato solo gli agnolotti: buonissimi! Proverei tutto, ma niente nocciole per me: sono allergica!
Credo che il risotto sia buono anche solo col maccagno… 😉
Ti è piaciuta la bagna cauda? Di solito le persone che non sono abituate la trovano un po’ forte come sapore 😉 Pensa che in alcune zone usano anche la panna al posto del latte: la morte sua!
Gustosissima! Anche se io ho amato incondizionatamente la Polenta Concia 🙂
io sono piemontese, la bagna cauda si fa solo ed esclusivamente con Aglio (a camionate), spesso cotto nel latte,poi si schiaccia con la fochetta e si aggiungono le acciughe, olio e…basta. Cuocere a fuoco basso dolcemente. Non voglio sentire cose strane tipo “vino rosso”!!! Quello semmai si beve a litri CON la bagna cauda, nella quale vengono immersi a più riprese pezzetti di verdure crude oppure anche carne cruda e alla fine, per “pulire” il tipico fornelletto, si butta dentro un uovo, lo si mescola un po’ e si mangia con il pane pucciato dentro!! Consiglio una bella Barbera strutturata, tanta fame, nessuna paranoia di dieta o amenità varie, e soprattutto una ottima digestione., Siamo un popolo ruspante, noi piemontesi!!! ciao!
Ciao Simona, grazie per la precisazione e per averci dato un punto di vista del tutto piemontese! ☺️
Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca!
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