Quali sono le migliori cose da fare e vedere a Roma in 2 giorni o un weekend? Consigli per un mini itinerario di 48 ore nella Città Eterna.
Roma, la città eterna che tutto il mondo ci invidia, è ricca di bellezze storiche, artistiche e culturali senza eguali. Dalle meravigliose chiese che costellano il centro storico ai numerosi musei che custodiscono opere di inestimabile valore, dai pittoreschi angoli nascosti agli inaspettati luoghi come la Casa delle Farfalle, dalle passeggiate tra fori e reperti millenari alle mostre sempre varie e mai banali… non sorprende che la lista delle cose da fare e da vedere a Roma, capitale d’Italia e idealmente del mondo intero, potrebbe davvero essere infinita.
Ho avuto modo di esplorare la Caput Mundi durante il progetto “Roma Sport & Slow” e in questo articolo voglio lasciarvi una lista di cose da fare e vedere a Roma in due giorni, o un weekend.
Cosa fare e vedere a Roma in due giorni o un weekend
Per poter esplorare Roma in lungo e in largo non basterebbe una vita intera. Ogni qual volta sarete certi di aver visto tutto, ecco che dietro l’angolo, accanto a un palazzo o sotto una strada calpestata migliaia di volte, vedrete spuntare qualcosa che vi lascerà senza fiato. Come fare, dunque, se si hanno a disposizione solo poche ore? Ho cercato di selezionare per voi quelle che reputo, senza dubbio, le migliori risposte alla domanda “cosa fare a Roma” in un tempo limitato come possono essere due giorni o un weekend, con qualche consiglio sull’itinerario da seguire e dove scegliere di dormire.
Passeggiata nel centro storico
L’itinerario che ho stilato per voi non può che iniziare con una lunga passeggiata nel centro storico, patrimonio UNESCO dal 1980. Racchiuso tra i 14 chilometri di mura Aureliane e Gianicolensi, esso conserva più di 25.000 punti di interesse artistico e storico… Roma è, del resto, la città con più monumenti al mondo (l’avreste mai detto?).
Terrazza del Pincio
La prima sosta di questa passeggiata nel centro storico di Roma potrebbe essere sulla Terrazza del Pincio che si affaccia su Piazza del Popolo. Si tratta di uno dei belvedere più famosi e visitati da cui è possibile ammirare tutta l’imponenza della Cupola di San Pietro. Un consiglio? Perdetevi tra i vialetti e le stradine immaginando come fosse la vita ai tempi degli antichi romani. Dovete sapere che era proprio sul colle del Pincio che si trovavano gli orti delle famiglie più nobili di Roma nonché le aree delle più importanti sepolture. Ne è un esempio la Tomba dei Domizi dove vennero conservate le ceneri di Nerone.
Qualche accenno storico… La Terrazza del Pincio fu costruita nel 1816 per volere di Napoleone. L’architetto Giuseppe Valadier la progettò in modo da collegare i due colli circostanti e regalare un affaccio sulla sottostante Piazza del Popolo. Anche le piante furono scelte con cura per creare uno sfondo di sempreverdi e trasformare il Pincio in un bellissimo parco pubblico direttamente collegato a Villa Borghese.
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Nei pressi della Terrazza del Pincio potrete ammirare l’orologio che, dal 1867, sta lì a scandire il tempo con un singolare meccanismo che si attiva grazie al movimento dell’acqua. Non lontano si staglia poi Villa Valadier, collocata nel punto più alto di Roma e costruita in stile neoclassico. Doveva essere l’abitazione dell’architetto Valadier che, però, morì prima di riuscire ad abitarla.
Nota Bene! La terrazza del Pincio è anche uno dei posti più intagrammabili della città: impossibile non scattare una foto ricordo prima di lasciare questo luogo.
Pantheon, Fontana di Trevi e Piazza Navona
Proseguendo lungo via del Corso, una delle arterie più importanti del centro storico, potrete raggiungere facilmente tutte le altre principali attrazioni del centro storico di Roma. Intercettando via dei Condotti giungerete alla splendida scalinata di Trinità di Monti (che si ricollega a Piazza Barberini attraverso la via Sistina) mentre dal lato del Tevere troverete il Mausoleo d’Augusto, Palazzo Borghese, il Parlamento con accanto la colonna di Marco Aurelio e il Tempio di Adriano.
Immergetevi tra gli stretti vicoli pieni di locali e ristorantini, fermatevi ad assaggiare le specialità della cucina romana e poi incantatevi dinanzi al Pantheon, il celebre tempio costruito intorno al 118 / 125 d.C. con una struttura circolare, una cupola aperta ed un portico in colonne corinzie. Al suo interno si trovano le tombe di uomini illustri come Raffaello, Flaminio Vacca, Annibale Carracci, nonché quelle dei primi re d’Italia, Vittorio Emanuele e Umberto I.
Intercettando via Giustiniani vi ritroverete poi nella meravigliosa Piazza Navona. Costruita per volere della famiglia Pamphili, nei tempi antichi essa rappresentava lo Stadio di Domiziano e poteva contenere fino a 30.000 spettatori. Al suo interno si trovano elementi barocchi e sculture “firmate” da grandi maestri come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Girolamo Rinaldi.
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Ultima tappa di questo mini itinerario del centro storico di Roma potrebbe essere Fontana di Trevi, tra le più famose al mondo. Progettata da Nicola Salvi, Fontana di Trevi è stata lo scenario di numerosi film, trame letterarie e sogni fanciulleschi. La leggenda vuole che lanciare una monetina, ad occhi chiusi e con le spalle rivolte alla fontana, sia un atto propiziatorio per un futuro ritorno nella Città Eterna.
Street Art di Trastevere
Trastevere, con la sua atmosfera bohémien e i suoi vicoli magici che sembrano esser stati disegnati da un artista, è uno dei quartieri più caratteristici e amati della città. E’ praticamente impossibile non inserirlo nella lista delle cose da fare e vedere a Roma in due giorni o un weekend.
Le due piazze più vive e movimentate sono Piazza San Callisto e Piazza di Santa Maria in Trastevere che custodisce anche la bellissima e omonima chiesa ricca di mosaici dorati. Tra le cose più particolari che troverete spicca la Street Art che, con i suoi meravigliosi dipinti urbani, fa da cornice a localini, bar, librerie e ristorantini super local.
Consiglio! All’ora del tramonto concedetevi un aperitivo all’Hey Bar dell’Hotel Chapter in cui a farla da padrone è un’anima chic e rock. Scegliete il vostro drink tra le proposte strong, sophisticated, fearless e classiche… scoprirete che anche una cosa semplice come bere un cocktail qui diventa un’esperienza indimenticabile. Super consigliato l’Hugo con fiori di sambuco accompagnato da una poké e dell’ottimo sushi.
La Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani
Tra le migliori cose da fare e vedere a Roma in due giorni, o un weekend, non può di certo mancare la visita alla Basilica di San Pietro e ai Musei Vaticani a cui vi consiglio di dedicare la seconda giornata di questo mini itinerario.
La Basilica di San Pietro
Eretta nel 320 d.C.dall’Imperatore Costantino, la prima basilica fu costruita sopra quello che si riteneva fosse il luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro (da qui il nome). Nel ‘600, fu l’artista Gian Lorenzo Bernini a trasformarla nel capolavoro che conosciamo oggi.
Per la visita alla Basilica di San Pietro concedetevi un paio di ore. Le opere che si trovano al suo interno sono numerose e di inestimabile valore. Qualche esempio? Nella prima cappella è conservata la Pietà di Michelangelo mentre al centro, sopra l’altare, si trova il Baldacchino in bronzo di Bernini.
Il Museo del Tesoro, che conta ben nove sale espositive, conserva capolavori d’arte unici come il Ciborio di Donatello o la Crux Vaticana. Nei sotterranei, poi, si trovano le Grotte Vaticane dove sono sepolti molti illustri pontefici, tra cui Pio XI e Giovanni Paolo II.
La cupola di San Pietro
Dopo aver fatto un giro tra le bellezze della Basilica di San Pietro, andate ad ammirare la cupola (il cupolone) considerata uno dei principali simboli di Roma. Progettata da Michelangelo e portata a termine da Fontana nel 1589, essa si compone di 330 gradini che collegano la base alla terrazza. Durante il percorso (che vi consiglio assolutamente) è possibile ammirare i mosaici realizzati dal Cavalier Arpino.
I Musei Vaticani
La seconda parte della giornata potrà invece essere dedicata ai Musei Vaticani che sorgono all’interno delle mura della Città del Vaticano e rappresentano una delle raccolte di opere d’arte più ampie al mondo. Per visitare tutte le aree e le opere avrete bisogno di almeno tre o quattro ore. Di seguito vi lascio una piccola lista di quelle assolutamente da non perdere.
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Le stanze di Raffaello
Le Stanze di Raffaello, o Stanze Vaticane, si snodano su 4 sale che furono totalmente affrescate dal pittore insieme ai suoi allievi. La stanza più famosa è quella della Segnatura che rappresenta i quattro rami del sapere: Teologia, Giustizia, Filosofia e Poesia.
La Galleria delle Carte Geografiche
Unica nel suo genere, la Galleria delle Carte Geografiche si estende per 120 metri ed è completamente adornata di carte geografiche antiche che rappresentano tutte le regioni d’Italia.
La Scala Elicoidale
La Scala Elicoidale è una scala a chiocciola a doppia spirale progettata nel 1932 da Giuseppe Momo. La sua particolarità? Chi scende non incontra mai chi sale e viceversa!
La Sala delle Carrozze
All’interno dell’appartamento Papale del Palazzo Apostolico si trova il Padiglione delle Carrozze che conserva portantine, carrozze, selle e automobili utilizzate dagli antichi pontefici (assolutamente consigliata una visita).
La Cappella Sistina
La Cappella Sistina (che si trova alla fine del percorso dei Musei Vaticani) è la Cappella privata del Papa. Con gli affreschi di Michelangelo che ripercorrono la Creazione di Adamo, il Giudizio Universale che si staglia al centro di tutto e le opere di Botticelli, del Perugino e di Ghirlandaio, essa rappresenta un capolavoro unico al mondo.
Due mostre imperdibili a Roma: Crazy e Klimt
Nella lista delle migliori cose da fare e vedere a Roma in due giorni vi consiglio anche di includere la visita a qualche mostra o qualche spettacolo teatrale. Se sarete in città nei prossimi mesi annotatevi “Crazy, la follia nell’arte contemporanea” al Chiostro del Bramante e “Klimt. La secessione e l’Italia” ospitata a Palazzo Braschi.
Crazy al Chiostro del Bramante
La mostra “Crazy, La follia nell’arte contemporanea” ospita le opere rivoluzionarie di 21 artisti di rilievo internazionale. Si tratta di una raccolta di 11 installazioni inedite che, per la prima volta, occupano gli spazi interni ed esterni del Chiostro del Bramante. I fili conduttori sono la follia, il rifiuto di schemi prestabiliti e la ribellione alle costrizioni. Passando da una sala all’altra potrete perdervi nella fusione tra classico e moderno che diventano una cosa sola e coinvolgono tutte le età.
Klimt a Palazzo Braschi
“Klimt. La secessione e l’Italia”, ospitata a Palazzo Braschi, è una mostra che raccoglie le opere del grande artista austriaco tornate a Roma 100 anni dopo il premio all’Esposizione Internazionale d’Arte del 1911.
L’esposizione ripercorre tutte le tappe della carriera artistica di Klimt e indaga il suo rapporto con l’Italia. Tra le 200 opere giunte direttamente da Vienna spiccano Giuditta I, la Signora in Bianco e Ritratto di Signora.
Dove dormire a Roma
Dopo avervi lasciato le principali cose da fare e vedere a Roma in due giorni, o in un weekend, in questo capitoletto voglio darvi qualche consiglio su dove dormire. Le opzioni di certo non mancano considerando la miriade di B&B e hotel di lusso, nonché di piccoli appartamenti, che costellano sia il centro storico che i dintorni. Non avendo molto tempo a disposizione, la miglior scelta che possiate fare è quella di optare per una struttura centrale da cui sia possibile raggiungere facilmente tutte le principali attrazioni.
Se come me avete un’anima vintage/rock e amate arredamenti chic e glamour, il Chapter Hotel farà esattamente al caso vostro. Situato in via S. Maria de Calderari, proprio alle spalle del Teatro Argentina, il Chapter è un piccolo nascondiglio segreto nella città più bella del mondo.
Circondato da botteghe artigiane, concept store singolari e ristorantini tipici, il Chapter Hotel di Roma si presenta come una galleria d’arte contemporanea decorata da opere di artisti quali Cyrcle, Pasqualini e Warios. Le camere, semplici ma dal design ricercato, sono delle chicche d’altri tempi. L’atmosfera che si respira è calda, accogliente e… vintage! Qualche esempio? Nella mia suite ho ritrovato un grazioso salottino anni ‘70 con angolo bar e telefono coi fili.
Da segnare! Al piano terra dell’Hotel Chapter si trova il Campocori Restaurant che propone piatti rivisitati della tradizione romana e laziale. Un luogo in cui potrete lasciarvi trasportare in un viaggio degustativo delizioso per il palato e sublime per la vista.
Veronica Crocitti
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