L’Altopiano dell’Argimusco è tra i luoghi più surreali della Sicilia: tutte le informazioni su come arrivare, gli itinerari, la storia e i nomi dei megaliti.
Al confine tra i Nebrodi e i Peloritani, a cavallo tra i comuni di Montalbano Elicona, Tripi e Roccella Valdemone, sorge un misterioso luogo in cui si ergono imponenti rocce di arenaria dalle forme zoomorfe e antropomorfe.
L’Altopiano dell’Argimusco è uno tra i luoghi più surreali della Sicilia, ideale per chi è sempre in cerca di chicche poco conosciute, viaggi del “mistero” e, perché no, itinerari di trekking tra verde e natura (proprio accanto si trova il pittoresco Bosco di Malabotta).
LEGGI ANCHE: Trekking alle Piscine di Venere in Sicilia
La storia dei Megaliti dell’Argimusco
Le possenti rocce, o megaliti, che si trovano all’interno dell’Altopiano dell’Argimusco sono state spesso paragonate al sito “Stonehenge dell’Inghilterra” per le loro forme suggestive che ricordano animali e uomini. Ma esiste davvero questa correlazione?
A livello paesaggistico è indubbio che alcune rocce ricordino le sorelle inglesi, ma sembrerebbe che sull’Argimusco nessun intervento umano abbia fatto sì che i megaliti assumessero queste posizioni e queste forme. Secondo gli studi, infatti, sarebbe stata tutta opera del vento e dell’acqua.
L’osservazione del cielo – Sito Astronomico
Quando l’uomo scoprì il vasto altopiano dell’Altopiano dell’Argimusco capì subito che il perfetto allineamento delle rocce poteva rappresentare un luogo ideale per l’osservazione del cielo. E’ quasi certo, quindi, che questo posto abbia svolto in passato una funzione rituale ed astronomica.
Per tutti questi motivi gli studiosi tendono a paragonare l’Altopiano dell’Argimusco, più che allo Stonehenge, alla “Marcahuasi” di Lima, in Perù.
Gli itinerari dell’Altopiano dell’Argimusco
Esiste un bellissimo percorso di trekking che si snoda attorno alle possenti rocce dell’Altopiano dell’Argimusco e che permette di raggiungere tutti i principali punti di interesse della zona.
Il sentiero principale ha inizio al cancello in legno che si trova dinanzi al parcheggio dell’Altopiano dell’Argimusco ed è percorribile in circa 30/40 minuti. Si tratta di un percorso molto semplice, adatto a tutti, perfettamente tracciato e pianeggiante (sono comunque consigliate scarpe da tennis o da trekking).
I nomi e le forme dei Megaliti
Seguendo il sentiero principale si ha la possibilità di vedere tutti i megaliti più conosciuti dell’Altopiano dell’Argimusco:
- Grande Mammut;
- Piccolo Mammut;
- La Porta;
- Il Varco del Leone o Sacerdote: uno spazio tra due mehir da cui è possibile vedere il sorgere del sole durante i solstizi;
- La Rupe dell’Acqua o Orante: è il megalite più famoso, sulla cui cima si trova una vasca rettangolare dove si ritiene che in passato si svolgessero i riti sacri dell’acqua;
- La testa di Serpente;
- La Grande Rupe;
- La Cresta del Drago;
- L’Aquila;
- L’Elefantino.
Come arrivare all’Altopiano dell’Argimusco
L’Argimusco si trova in provincia di Messina, a pochissimi chilometri di distanza da Montalbano Elicona, nella zona dei Nebrodi. L’unico modo per poter raggiungere la località è in macchina/moto (o in pullman con escursioni organizzate):
- Da Palermo (2 ore e 40 minuti) o Messina (1 ora e 20 minuti): lungo l’autostrada A20 Messina – Palermo, imboccare l’uscita di Falcone e proseguire verso Montalbano Elicona. L’Altopiano dell’Argimusco si trova a 10 chilometri (15 minuti) di distanza dal centro storico.
- Da Catania (circa 1 ora e 45 minuti): tramite l’autostrada A18 Messina – Catania, imboccare l’uscita Fiumefreddo e proseguire verso Solicchiata. Da lì proseguire verso Roccella Valdemone e, infine, seguire le indicazioni per Sito Argimusco.